2008 – LA TRE RIFUGI IN UNA VALLE FERITA – L’ULTIMA TRE RIFUGI DI DOMENICO BRUNO FRANCO – MASSIMO GARNIER, IL FUNAMBOLO DELLA MARCIA ALPINA

La 33° edizione della Tre Rifugi tornò alle sue origini per quanto riguarda partenza e formula tecnica. Fu una edizione tristemente scossa dalla tragedia che aveva investito il Piemonte ed in specifico la Val Pellice appena due mesi prima.

Alla fine di maggio del 2008 un evento alluvionale colpì in particolare modo Villar provocando una frana nella borgata Garin che si abbatté su di una abitazione. Quattro furono le vittime: Carlo Rivoira, Erika Poet con la figlioletta Annik di soli 3 anni e Marius Vasile operaio di 30 anni.

Le coppie partenti furono 67 comprensive di 10 coppie femminili sdoganate, dai regolamenti Fidal, sulla distanza completa. La perversa fantasia federale determinò, però, nuovi limiti impedendo la partecipazione degli over 65. La risposta organizzativa fu l’allestimento di una “Non Competitiva” sullo stesso tracciato con 22 atleti che presero il via, in linea, mezz’ora prima della partenza ufficiale.

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Era il 16 luglio 1978 quando Domenico Bruno Franco si aggiudicò la 7° edizione della Tre Rifugi e nel corso della premiazione della edizione 2008 gli fu assegnata una maglia celebrativa dell’evento avvenuto 30 anni prima. Per Domenico Bruno Franco fu anche l’ultima Tre Rifugi corsa in preparazione alla Valdostana Courmayeur - Champex – Chamonix in programma il 29 agosto: 98 km. e 5.700 metri di dislivello per esaltare le doti di resistenza dell’atleta Bagnolese. Al traguardo di Chamonix arrivò, però, solo il suo pettorale portato degnamente al traguardo dal compagno di squadra, la Podistica Vale Infernotto, Pierangelo Cottura.

Il 10 agosto 2008 Domenico ci ha lasciato precipitando sul Monviso: Una rosa lo ricorda nel passaggio fatale; l’ha portata “Pier”. Dura poco quella rosa lassù, come tutte le cose della terra. Rimane il pensiero che mantiene vivo Domenico nel cuore di chi l’ha conosciuto ed apprezzato.

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La dinastia sportiva, con particolare riferimento alla Tre Rifugi, dei Garnier affonda le sue radici nella partecipazione nelle edizioni 1972 e 1975 di papà Silvano quando Claudio si copriva di gloria delle gare di sci di fondo. Poi vennero lo stesso Claudio, Massimo, Ivan, Manuel ed il giovane Luca non ancora ventenne. Di Claudio e dei suoi trionfi si è già molto parlato e scritto in decenni di successi nello sport delle Inutili Fatiche, del cugino Ivan si sarebbe potuto scrivere molto se la sua promettente carriera avesse avuto seguito dopo le prestigiose prestazioni di inizio secolo, di Manuel e Luca si scriverà in futuro se seguiranno le orme dei padri. Rimane lui, Massimo il funambolo della marcia alpina, titolo conseguito per le sue conosciute ed imbattibili doti di discesista.

Era il 27 luglio del 2008 quando in famiglia Garnier si decise di tentare la vittoria presentando al via i gioielli di famiglia in coppia: l’esperto Claudio con il compito di dirigere l’impresa ed il più giovane (e preoccupato) Massimo cui era richiesto di tenere il passo del Campione. Copione già scritto, si direbbe, conoscendo la indiscutibile supremazia di Claudio ma il fato volle che fosse proprio lui ad essere colpito dai crampi nell’ascesa al Colle Manzol facendo svanire i sogni di gloria e relegando la coppia Garnier in 5° posizione.

Massimo ne parla con una soffusa soddisfazione ma traspare un certo timore riverenziale e l’immediata precisazione che al secondo tentativo fu lui ad avere problemi aggiungendo ai crampi anche la rottura dell’alluce causa una pietra presa a calci nel focoso incedere in discesa.

La passione per la Tre Rifugi gli è entrata nel sangue fin dai 6 anni di età quando fu ammirato dall’abilità in discesa di Robi Jallà che ha tentato di emulare, con un certo successo, nel prosieguo della carriera sportiva.

L’esordio avvenne nel 1996. Le affinità da discesista gli fecero scegliere quale compagno di avventura Claudio Sobrero ma… la Tre Rifugi non è fatta solo di discese e lo scotto del principiante lo pagò tutto nella parte da molti ritenuta più facile, la lunga Conca del Prà ma, soprattutto, la terza ed ultima salita che ha all’apice i gaudenti Crin ‘d Puluc.

Il legame indissolubile con la Tre Rifugi lo ha portato a frequentarne molte edizioni e fu Taziano Odino a contribuire alla sua migliore prestazione realizzata nel 2007 con il crono fermo a 2.26’46”.

Forse, negli anni, sono riuscito a diventare un buon discesista” ed in quel sostantivo gli occhi gli brillano. Avrebbe voluto dare sfoggio delle sue doti da funambolo in qualche verticale all’ingiù ma quella disciplina è merce rara frequentata, talvolta, in terra Francese.

Per me la Corsa in Montagna è una grande famiglia nella quale sono tutti amici, da chi arriva primo a chi arriva ultimo. La Tre Rifugi è come il Natale delle corse, la festa dell’amicizia per eccellenza soprattutto quando viene disputata a coppie”. Un sorriso ed un saluto e con questa enunciazione se ne va con un arrivederci alla prossima Inutile Fatica sperando sia in discesa…

 

Carlo Degio

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