Uno scenario incomparabile ed il respiro del Monviso sui 325 iscritti e…chi se non Paolo Bert e Daniela Bonnet alla “prima” del Tour Monviso Trail?

Nato come Tour del Monviso e divenuto, per cause esterne, Tour nel Monviso ha fatto il suo esordio, in terra crissolina, il TourMonvisoTrail. La sorte (leggasi: i divieti francesi) ha “costretto” gli organizzatori ad una felicissima scelta: rinunciare al Queyras e sviluppare l’intero percorso in territorio italiano scoprendo scenari montani incomparabili alcuni dei quali sconosciuti ai più.

Complice una giornata inaspettatamente perfetta dal punto di vista meteo, il “Re di Pietra” per una volta almeno non ha fatto il timido ed ha potuto assistere, dai suoi 3842 metri di quota, all’opera allestita dai 325 iscritti che alle 6 del mattino già popolavano Crissolo, comune montano in alta Valle Po di sole 162 anime.

Due le proposte agli appassionati:

Il Tour Monviso Trail molto “muscolare” sulla distanza di 43 Km (il notaio afferma 43,5) con dislivello di 3060 metri più o meno precisi.

La Camminata Piccolo Tour sulla distanza di 20 Km e circa 1400 metri di dislivello.

Sono stati 325 gli appassionati che hanno risposto all’appello della “prima”: un numero inaspettato se si pensa che la manifestazione è nata nel mese di marzo ed ha avuto pochissimo tempo per crescere!

Alla partenza 290 hanno confermato l’impegno: 202 sulla lunga distanza ed 88 sulla breve.

La sintetica cronaca: In otto si sono presentati al primo controllo del Pian del Re: Paolo Bert (La Sportiva) in meno di 40 minuti seguito da Danilo Lantermino (Lafuma), Massimo Depetris (Valle Infernotto), Claudio Garnier (Valetudo), Maxim Ioan (Valle Varaita), Fabio Cappelletti (Genzianella), Wilhem Bonato e Franco Aglì (Angrogna).

La gara si è fatta più selettiva al passaggio tecnico del Coulour del Porco dove Paolo Bert, transitato al Rif. Giacoletti in 1 ora e 15 minuti, ha acceso i motori ed ha allungato la fila dei migliori: a resistergli da vicino Lantermino, Garner e Depetris.

Dicesa e risalita al Quintino dove il vantaggio di Paolo Bert (1.57 circa il passaggio) si è fatto più consistente: quattro i minuti di vantaggio su Lantermino, 8 su Claudio Garnier e 12 sulla coppia Maxim – Depetris.

Il successivo passaggio al Bagnour ha scavato un solco anche nel gruppo dei primattori: ancora Bert a fare la gara (passaggio in 3 ore e 4 minuti circa) con Lantermino a 4 minuti, Garnier a 12, Ioan a 16 ancora   Depetris. Sulla testa della gara, complice una discesa con i fiocchi, si è affacciato Fabio Cappelletti in compagnia di Franco Aglì.

Il vallone dei Duc con annesso Passo Calatà (2940 mt.) ha fatto ulteriore selezione con Bert che ha segnato la differenza transitando al Passo S. Chiaffredo in 4 ore e 14 minuti. A seguire Lantermino (14 i minuti di distacco), Garnier (20 minuti), Ioan Maxim  (27 minuti), Depetris (31 minuti), la new entry Domenino Massimo (33 minuti) e Cappelletti (35 minuti).

La discesa finale (14 Km) ha registrato la marcia trionfale di Paolo Bert fino al traguardo di Crissolo (5 ore 15 minuti e 30 il suo tempo/record), il forte recupero, in termine di tempo e non di posizione, di Claudio Garnier su Lantermino, complice un leggero infortunio di quest’ultimo sulla parte più facile del tracciato, il ritiro di Massimo Depetris e l’exploit di Massimo Domenino autore di una prova costante ed autorevole che lo ha condotto a ridosso delle prime posizioni.

Le protagoniste femminili sono state 28 con il dominio assoluto di Daniela Bonnet (GASM Torre Pellice).  La sua forza l’ha dimostrata conquistando la 14 piazza assoluta in 6 ore 27 e spiccioli. Protagonista di decine di vittorie in manifestazioni simili scrive il proprio nome nell’albo d’oro accanto a quello del vincitore maschile Paolo Bert. Si attendono circa 55 minuti per registrare l’arrivo della forte atleta cuneese Sara Marino (Dragonero). Distacchi notevoli anche per le altre protagoniste: Stefania Albanese (ASD Star – 8.00.38) e Sandra Casellato (SD Baudenasca 8.02.27).

Questa la fredda cronaca dello svolgimento della manifestazione sportiva fatta da chi non l’ha vissuta in prima persona. C’è, però, chi la vissuta “dal di dentro” ed ha voluto raccontarla. Un coinvolgente ed avvolgente racconto lungo quanto il TourMonvisoTrail ma capace di fare vivere, a chi avrà la pazienza di leggerla fino in fondo, le sensazioni e le emozioni che solo l’incontro con il Monviso sa produrre: l’autrice si chiama Giancarla Agostini ed alla prossima puntata ci farà danzare al cospetto del Re di Pietra…

Carlo Degiovanni

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