I puntini sulla U, come richiesto dal corretto piemontese, non li so mettere; non so se per colpa dei limiti del mio “Asus” che non le prevede(rebbe) o dell’essere, a mia volta “Asu” (senza puntini questa volta) per l’incapacità di usarlo ma tant’è: puntini o meno l’evento sportivo 2018 nella disciplina della moderna Corsa in Montagna si realizzerà nel borgo di Santa Margherita in Torre Pellice la mattina di domenica 27 maggio p.v. a cura dello storico gruppo sportivo Gruppo Amici di Santa Margherita.

La laurea nella specialità dell’antica Marcia Alpina non poteva trovare sede più adatta per essere assegnata a tutti coloro che vogliono potere dire di avere provato, almeno una volta nella vita sportiva, il sapore della storia della specialità! Più di 100 anni di vita per questa gara dal profilo altimetrico davvero impressionante!

La Marcia Alpina del Castelluzzo (e qui risolvo il problema dei puntini) è da sempre stata vissuta come la più dura prova di specialità tanto da meritarsi il “cartellino rosso” da parte della Fidal “ante Trail” con obbligo di cambio di tracciato pena la mancata omologazione. Un km e spiccioli di asfalto tanto per scaldare la gamba prima di mettere a dura prova i garretti sulle pendenze ribaltanti di una salita su sentiero (???) che in 1,8 km guadagna ben 700 metri di dislivello! Segue un breve tratto di respiro (ma non troppo) di circa 3 km prima di riprecipitare al traguardo dal Colle della Sea.

Percorso altamente spettacolare se solo la foga agonistica permettesse all’atleta un attimo di pausa… se solo riuscisse un atto di ribellione allo strapotere del cronometro e ci si fermasse sulle rocce spioventi che furono già fonte di ispirazione alla creatività artistico musicale di Andrea (Aiace) Ayassot. Buon motivo per ritornarci, lassù!

Ci ha pensato la UISP a sdoganare questo scrigno di fatiche montane inserendolo nel novello “Trofeo delle Valli” quale terza ed ultima prova dopo i precedenti di “LazArun” (Pramollo) del 25 Aprile e del Trofeo Maurino (Villar di Bagnolo P.te) del 5 Maggio.

La “facoltà di Marcia Alpina” del Castlus ha laureato campioni stratosferici soprattutto nei tempi andati, stante il più recente obbligatorio cambio percorso imposto. La citazione può prendere il via dal recordman Giovanni Mostachetti (deceduto nel 2006), alfiere della Forestale Roma che nel 1975 salì e ridiscese il monte in 57’41” relegando in seconda posizione Raimondo Balicco (58’29”) ed in terza Willy Bertin (59’30”) anche se va detto che in quel caso si trattava di “professionisti”.

Per rimanere nel campo degli “umani” che hanno fatto registrare tempi inferiori all’ora da rilevare le vittorie di Silvio Calandri (1977 - 59’23”), Bruno Poet (1979 - 59’32”), Barus Livio (1993 – 59’47”), Jallà Renato (1991 - 59’34”), Ruffino Elio (1988 - 58’53”), Dalmasso Carlo (1982 - 58’25”).

Discorso particolare per Chiampo Piergiorgio (1981 - 58’04). Il suo è il secondo miglior tempo di sempre ma la classifica recita anche “Trofeo Tagliero Enrica al primo concorrente transitante a Castelluzzo” assegnato proprio all’atleta di Condove. Non è rilevato il tempo impiegato sulla classifica; si parla di poco più di 31 minuti e ciò non sorprende essendo lo stesso atleta recordman della salita Claviere – Chaberton (1100 mt di dislivello) in 59’24”. Da rilevare che nel 1981 i primi 5 concorrenti giunsero al traguardo distaccati complessivamente di soli 33 secondi!!!

Altri campioni si sono laureati al Castelluzzo con ottimi voti: il 24enne Paolo Bert (2004 - 1.00’29), Felice Oria (1980 – 1.00’24”), Davide Bonansea (2000 – 1.02.00), Ivan Garnier (2001 – 1.02’40”) e l’immancabile campione di casa Claudio Garnier (1999 – 1.01’54”). Altri ne mancano data la memoria labile del cronista dilettante ma sia resa giustizia ai più!

La categoria femminile vanta una tradizione più sintetica: un po’ per la limitata partecipazione ante Fidal ed un po’ per i regolamenti federali che costrinsero le atlete a misurarsi su di un tracciato ridotto fin dal 1988. In questa categoria il record va a Claudia Priotti che nel 1980 fermò il crono sul tracciato integrale in 1.21'24’. Con le pendenze proibite del Castelluzzo si misurarono anche le pioniere di specialità Ivana Giordan ed Eva Depetris.

Il 27 Maggio non ci (vi) resta che provare… così, per gustare un pezzo di storia e potere dire di avere fatto davvero conoscenza con una vecchia passione.

 

DISPOSITIVO

Carlo Degiovanni

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