. Difatti, nel G.P. di Formula 1 di Silverstone il color rosso Ferrari non è andato di moda; nella tappa regina dei Pirenei del Tour de France (con 5 gran premi della montagna, 4000 metri di dislivello ed arrivo in salita sotto il diluvio ad Andorra Arcalis), vittoria dell’Olandese Tom Dumoulin: gli italiani ancora in gara - Aru e Nibali - deludono accumulando notevoli ritardi; dulcis in fundo in serata, nella finale del Campionato Europeo di Calcio, la grande assente purtroppo, visto la qualità del gioco espresso, risulta essere proprio la nostra Nazionale.

Per ristabilire le sorti avverse dell’affranto popolo sportivo italiano, ancora una volta, viene in soccorso il ns. mitico campione Paolo Bert, nella competizione di rilievo internazionale, Cervino X-Trail Matterhorn, su un nuovo ed impegnativo tracciato di 25 km che, partendo da Breuil - Cervinia porta a toccare la parete est del Cervino. Nonostante la forte e qualificata presenza di numerosissimi atleti (oltre 400), valdostani e stranieri, il ns. Paolo Bert (ndr. sarà il momento di trovagli un degno nome d’arte, un soprannome, che dite?) ottiene un ottimo secondo posto con lo stupefacente tempo di 2h16’14”, dietro solo al giovane “apprendista” locale e, formidabile sci alpinista, Nadir Maguet (Cs Esercito/La Sportiva).

Molti altri diavoletti della Podistica Infernotto, ispirati dalle incessanti gesta del proprio capitano, in questo week end decidono di cimentarsi in diversi Trail. Vale la pena ricordarli.

Nel 6° Trail del Monte Servin km 17.5, i tre tenori Andrea Re, Imerio Pron e Luigi Bertorello, compiono un lungo acuto classificandosi rispettivamente 6°, 7° e 8° assoluti.  Grande successo della ns.Podistica Valle Infernotto che colleziona tre piazzamenti nella Top Ten, sbaragliando le altre società partecipanti.

Nell’Ultra Trail Cro-Magnon < km 115 e 7000 m D+ con partenza venerdì 08.07.16 h.17,00 da Limone Piemonte ed arrivo a Mentone > Enrico Maria Bonansea, forte della sua ultra trentennale militanza nelle gare di lunga distanza quali, ad esempio, l’UTMB, Marathon des Sables, nonché già tre Cro-Magnon (!!!), conduce Chiaffredo Claudio Boaglio (che negli ultimi anni ha sviluppato la propensione alle lunghe distanze) e Dario Cardellino (al suo esordio nei percorsi a tre cifre) al traguardo posto sulla spiaggia di Mentone.

Una soddisfazione al cubo vederli giungere insieme all’arrivo e veder il loro nome scritto nell’olimpo dei FINISHER 2016: CHAPEAU !!!

L’uomo di CroMagnon 2016 è Christian Insam, atleta del team Montura seguito dai due forti atleti del team Bottero Ski, Mauro Giraudo e Fabio Cavallo.

La vittoria al femminile rispecchia i pronostici con la favorita Virginia Oliveri, seguita dall’atleta di casa Monica Dalmasso e da Martina Chialvo.

Volevo vivere da vicino quest’avventura, cercando di supportare in qualche modo i nostri ultrarunners Enrico, Claudio, Dario e Giovanni, per cui, conscio della mia preparazione, ho deciso di iscrivermi alla competizione “corta” denominata Trail della Riviera Francese <35 km 1700 m D+ con partenza sabato 09.07.16 h.14,00 da Breil sur Roya ed arrivo a Mentone >. 

 Lago artificiale di Breil sur Roya

Quando ci siamo incontrati sulle sponde del lago artificiale di Breil sur Roya, sabato pomeriggio, ho provato un’emozione fortissima e nello stesso tempo un senso di impotenza: avrei voluto essergli più d’aiuto, ma non sapevo bene cosa fare; ho scorto sui volti di Enrico, Claudio, Dario e Giovanni (impegnati nella corsa da circa 20 ore !!!) la stanchezza, quella vera, difficile da descrivere: ho capito che era meglio tacere e ho iniziato a realizzare che quella non era una corsa come le altre, ma molto di più, dove ognuno deve fare i conti con sé stesso e con i propri limiti.

 Enrico Bonansea e Dario Cardellino al pit-stop

 

 

 

 

 

 

Claudio Boaglio fa il “pieno” di carboidrati e …birra

Ripartono dopo una breve sosta e io rimango da solo cercando di trovare la concentrazione giusta in attesa della partenza della mia gara.

 

 

  Partenza Trail della Riviera Francese

La tensione accumulata mi fa partire a razzo e subito mi vengono in mente i preziosi consigli dati in precedenza da Enrico Bonansea: non forzare subito e risparmia le energie !!! Cerco di frenare i “cavalli” ed in effetti, partendo sotto il sole cocente, ben presto la resistenza di tutti viene messa a dura prova. Il Cro, il Marguareis e il Riviera Francese, si confermano, come testimoniato da tutti gli atleti partecipanti, tra le prove più dure del panorama internazionale del Trail. Mi rendo conto che oltre al chilometraggio ed ad un dislivello per me già molto importanti, dovrò sommare le difficoltà dell’alta temperatura ed un fondo molto tecnico. Le premesse per un fiasco ci sono tutte, ma per fortuna la testa e le gambe comunque girano bene.

I bellissimi scorci panoramici delle Alpi Marittime, ripagano in parte i sudori. Mentre affronto, con passo spedito, un sentiero in un bosco in forte pendenza, scorgo a poca distanza le inconfondibili casacche rosse di Enrico, Claudio e Dario…avverto un colpo allo stomaco perché non so se superarli o seguirli: ho troppo rispetto di loro e nel passarli non mi volto perché mi vergogno, accelero il più possibile, promettendomi che avrei corso anche per loro !!! All’intermedio di Sospel un giudice di gara mi dice in francese che sono 23°: rimango basito, mi convinco che non è possibile e che avrò capito male il numero detto in francese. Le salite che si susseguono non mi sembrano così lunghe e ripide per cui le corricchio, non vengo superato da nessuno anzi riesco a sorpassarne due. Tra il 20° km ed il 25° km si presenta un’impegnativa discesa e avendo ancora gambe e fiato metto il “turbo” e mi butto giù a capofitto. Faccio diversi sorpassi, ma non riesco a distinguere se sono gli ultrarunners o i concorrenti del corto. In lontananza scorgo il luccichio del mare della Côte d'Azur, preludio del gran finale. Giungo sulla spiaggia di Mentone alle 19,22 in un tripudio di colori, applausi e musiche, dopo 5 h e 22’, conquistando un inaspettato 17° posto in classifica generale (16° di pos e 8° di cat. Vet 1 H). Sprofondo anch’io nell’acqua marina cristallina, volgendo lo sguardo in direzione delle montagne dell’entroterra francese, con il pensiero ai miei soci che di lì a poco, son sicuro, avrebbero realizzato il loro sogno, scrivendo un’altra pagina  indimenticabile della ns. Podistica Valle Infernotto: Braviiii !!!!

 

 Arrivo Trail della Riviera Francese di Enrico Bolla.

E. Bolla

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