Ieri i dintorni del piccolo comune occitano di Èze, situato nel dipartimento delle Alpi Marittime, hanno ospitato la prima delle ben diciotto tappe che da Febbraio a Dicembre daranno vita al Circuito Internazionale dei Trail Occitani. Tre i percorsi previsti dagli organizzatori per questo appuntamento giunto alla sua quarta edizione. Il primo da 11 chilometri era un percorso panoramico e meno impegnativo per poter dare la possibilità di avvicinarsi al mondo del Trail a piccoli passi. Gli altri due, rispettivamente da 19 e 30 chilometri, sì più lunghi e faticosi ma anche capaci di portare i concorrenti in luoghi più panoramici e selvaggi. In tutti i casi la possibilità, nella parte finale del percorso, di correre o per meglio dire di “percorrere” il famoso Sentiero di Nietzsche, dove appunto il grande filosofo compose uno dei capitoli del saggio filosofico “Così Parlò Zarathustra”.
Il tempo freddo e nuvoloso non hanno influito sulla partecipazione che è stata ottima con circa quattrocento partenti totali sulle tre distanze. Anche se l’agonismo è soltanto una delle componenti dello “Spirito Trail” (e probabilmente non la principale) diamo e Cesare quel che è di Cesare e citiamo per dover di cronaca quali sono stati i migliori atleti.
Nella prova da 11 km (denominata “La Lou Camin”) si è imposto al maschile Mickael Dalmasso in 1h05’. Tra le donne Marianne Leblanc Martin invece stata la più veloce in 1h21’.
Nella media distanza da 19 km hanno prevalso Paul Mathou (1h38’) e Aurelia Kobor (2h15’).
Nella prova regina, il vero e proprio Trail da 30 km, vittoria per Guillame Besnard in 2h47’ e per Leonore Gindre in 3h34’.
Segnalo anche la presenza di alcuni atleti locali tra cui Massimo Domenino della Valle Infernotto, ottimo il suo settimo posto assoluto (e secondo M1) nel Trail da 30 km e dell’intramontabile Gabriele Barra (Baudenasca) che sulla stessa distanza giunge 27° assoluto e si aggiudica la vittoria nella categoria M3.
Complimenti comunque a tutti i finisher (questo si è il vero scopo dello spirito Trail) e un arrivederci tra una settimana per la seconda tappa a Breil per il “Trail des Merveilles”.

 

Daniele Zoppi (per gentile concessione)

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