SUL PICCOLO MONTE IL TRIONFO DELLA PODISTICA VALLE VARAITA

Venti anni dopo… vent’anni dopo che ci ha lasciato Guido Turaglio è tornato a vivere sui suoi sentieri o meglio, sui sentieri della Rocca di Cavour che nell’oramai lontano 1987 ospitarono i Campionati Italiani di specialità, vero impianto a cielo aperto per gli appassionati di corsa in natura.

Emozioni e sentimenti sono elementi molto personali e, dopo questa introduzione, occorre lasciarli vivere nell’animo dei famigliari e di coloro che lo hanno conosciuto e dedicarmi alla cronaca sportiva di una immensa giornata che ha reso viva la Rocca con i colori delle divise sociali delle 23 staffette intervenute.

Voleva essere una gara competitiva e così è stato in una formula tecnica che ha costretto le Società sportive a presentarsi al via con staffette miste composte obbligatoriamente da 3 donne e 3 uomini ognuno dei quali doveva misurarsi con un percorso di Corsa in Montagna vera di 2,8 km e 180 metri di dislivello.

Trionfo, e non semplice vittoria, per i colori giallo neri della Podistica Valle Varaita giunta a Cavour con due formazioni. Ad aggiudicarsi la prima posizione la staffetta composta da Matilde Bagnus (15’48”), Elia Mattio (15’52”), Gessica Peiracchia (16,07”), Simone Giolitti (12’49”) Francesca Ghelfi (14’43”) e Manuel Solavaggione (13’17”); tempo totale 1.25’38”.

L’ Atletica Saluzzo giunge al traguardo finale in 1.32’08 d in seconda posizione: Irma Chiavazza (16’01”, Nicolas Bouchard (13’51”), Iris Baretto (17’04”), Jacopo Musso (14’07”), Noemi Bouchard (16’48”) e Amorin Gerbeti (14’15”).

Terzo posto per i Valdostani del Pont Saint Martin con il tempo di 1.35’19” grazie alle prestazioni individuali di Laura Savant Levra (18,24”), Joseph Philippot (14’25”), Amalia Laurent (17’29”), Alessandro Nicco (14’18”), Elisa Arvat (16’27”) e Fabio Novaria (14’14”).

Il miglior tempo individuale maschile e femminile vestiva ancora di giallo nero per merito di Simone Giolitti (12’49”) e Francesca Ghelfi (14’43”).

Applauditissima la squadra dei Vecchie Glorie che per una giornata hanno vissuto antiche emozioni su sentieri frequentati, a suo tempo, con il passo dei campioni in compagnia dello stesso Guido Turaglio: Maria Long (25’39”), Mario Andreolotti (19’38”), Elena Dugono (27’37”), Carluccio Chiara (22’46”), Mariangela Grosso (30’27”) e Gabriele Barra (23’43”)

A impreziosire la gara la partecipazione di Salvatore Cutaia, atleta paralimpico che in solitudine ha voluto fare da testimonial alle potenzialità inclusive dello sport. 24’18” lo strepitoso tempo che ha fatto registrare correndo… su di un piede solo!

E poi ci sono i ringraziamenti: alle 23 staffette protagoniste sportive della giornata, alla Associazione Vivi la Rocca che ha tirato a lucido i sentieri, ai volontari “senza fissa dimora” che hanno preparato e presidiato il tracciato, al Comune di Cavour che ha fortemente sostenuto l’iniziativa ed i famigliari di Guido Turaglio, parte attiva nella imponente ristorazione del fine gara.

Avrei voluto scrivere un poema su questa meravigliosa giornata cavourese ma anche le forze dell’organizzatore hanno un limite: raggiungo il pianoforte per esercitare il “passaggio del pollice” poi il meritato riposo in attesa della Battaglia del Castlus che prenderà il via, a Santa Margherita di Torre Pellice, domani mattina: la mia prima gara di Marcia Alpina, come si chiamava allora, nel luglio 1973. Cinquant’anni di Inutili Fatiche!

Classifiche sul sito www.ficr.it – Ampio servizio fotografico su www.wildemotion.it

Carlo Degiovanni

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